- insufficiente apporto di liquidi e fibre con la dieta
- uso improprio e prolungato di lassativi
- mancata attenzione allo stimolo della defecazione e trattenuta delle feci
- sedentarietà e scarsa mobilità
- assunzione di farmaci con effetti collaterali costipanti
- ridotto tono muscolare.
- assumere almeno 1,5 litri di acqua al giorno
- aumentare l’assunzione di fibre nella dieta a 15-20 g al giorno
- praticare un regolare esercizio fisico
- sfruttare il riflesso gastro-colico, andando in bagno entro 5-15 minuti successivi alla colazione o entro 30-40 minuti dopo i pasti
- andare in bagno a un orario regolare ogni giorno
- limitare l’assunzione di caffè e tè
- per facilitare l’evacuazione dovrebbe essere usata una posizione accovacciata, ottenuta appoggiando entrambi i piedi su uno sgabello, piegando leggermente in avanti l’addome in modo da inclinarlo rispetto all’asse del corpo e rilassare i muscoli del piano pelvico. Questo aiuta a ridurre il bisogno di spingere.
- agenti formanti massa
- lassativi emollienti della feci
- lassativi osmotici
- lassativi stimolanti
- clisteri
Gli agenti formanti massa, come crusca e psillio, aggiungono massa alle feci e assorbono acqua. Una massa aumentata stimola le fisiologiche contrazioni dell’intestino e feci più voluminose contenenti più acqua sono più molli e passano più facilmente. Questi prodotti agiscono lentamente e delicatamente e rappresentano il modo più sicuro per garantire evacuazioni regolari. La dose può essere aumentata gradualmente finché non si raggiunge una certa regolarità. I soggetti che utilizzano agenti ammassanti devono sempre bere molti liquidi. Questi agenti sono generalmente sicuri, ma potrebbero causare problemi di flatulenza e meteorismo.
Gli emollienti delle feci, (olio di vasellina) agiscono lentamente per ammorbidire le feci, facilitandone l’espulsione. Questi inoltre determinano anche un lieve aumento della massa che aiuta le contrazioni naturali dell’intestino crasso e provoca un’eliminazione delle feci più semplice. Gli emollienti delle feci sono particolarmente indicati in pazienti che devono evitare sforzi, ad esempio in presenza di emorroidi o a seguito di interventi chirurgici in sede addominale.
Gli agenti osmotici richiamano grandi quantità di acqua e sali minerali nel lume intestinale, rendendo le feci molli e poco compatte. L’eccesso di fluido distende le pareti dell’intestino crasso, stimolando le contrazioni. Questi lassativi sono costituiti da sali (solfati) o zuccheri scarsamente assorbiti (lattulosio). A questa classe appartiene anche il Macrogol. Per la loro capacità di richiamare acqua, onde evitare complicazioni, questa tipologia di lassativi necessita di essere assunta seguita da un buon apporto idrico.
I lassativi stimolanti ( bisacodile, senna, rabarbaro) contengono sostanze di sintesi o naturali capaci di stimolare le pareti intestinali, inducendone la peristalsi e la spinta delle feci. Sono utili in caso di stipsi occasionale o utilizzati per svuotare l’intestino crasso prima di una procedura diagnostica. Assunti per via orale, i lassativi stimolanti, in genere, provocano un’evacuazione semisolida in circa 6-12 ore. Tra gli effetti collaterali vi sono, crampi addominali, reazioni allergiche e squilibrio di elettroliti. Inoltre, l’intestino crasso può diventare dipendente dai lassativi stimolanti, con conseguente insorgenza della sindrome dell’intestino pigro.
Nei casi più gravi, l’uso a lungo termine di lassativi stimolanti può provocare stitichezza
non trattabile a causa della perdita della motilità colica. Per tale motivo, questi farmaci devono essere utilizzati solo per brevi periodi.
I clisteri infine, lavano via meccanicamente le feci dal retto e dalla parte inferiore dell’intestino crasso. La loro azione è immediata. I clisteri possono trovarsi in commercio già pronti o essere preparati e somministrati con una peretta riutilizzabile. L’acqua è il miglior liquido da utilizzare come clistere. Deve essere a temperatura ambiente o tiepida, non calda o fredda. Si introducono delicatamente nel retto dove l’acqua viene quindi eliminata portando via le feci.
Clisteri preconfezionati spesso contengono piccole quantità di sali, spesso fosfati. Altri tipi di clisteri contengono piccole quantità di sapone (clistere saponato), che produce un effetto stimolante, oppure olio minerale.
Un trattamento a parte é riservato in caso di fecaloma. Questo non può essere trattato modificando la dieta o con l’uso di soli lassativi. Il trattamento iniziale prevede l’uso di clisteri con acqua corrente e successivi microclismi o clismi già pronti. Se questi approcci non sono risolutivi, le feci, dure, dovranno essere rimosse dal medico o personale infermieristico con opportune manovre.
In definitiva, non tutti i lassativi sono uguali. Alcuni sono più sicuri per l’uso a lungo termine, altri devono essere utilizzati solo occasionalmente; certi sono efficaci nella prevenzione della stipsi, taluni per trattarla.
È opportuno quindi, evitare l’automedicazione ed affidarsi a professionisti della salute per valutare il grado di costipazione e, ove presente, la scelta del lassativo o del trattamento più opportuno alle proprie esigenze e condizioni di salute.
Dott.ssa Marilinda Corbezzolo